Pur non essendo nato a Monterosso Almo, trascorse un periodo della sua fanciullezza nel borgo ibleo insieme al padre che insegnò alla scuola elementare. Dell’esperienza vissuta a Monterosso, Fava lasciò testimonianza in un numero de I Siciliani, rivista baluardo del movimento antimafia di cui fu fondatore. Oltre alle numerose inchieste giornalistiche, Fava fu scrittore e drammaturgo. Nel 1970 vinse il Premio IDI con La Violenza, da cui Florestano Vancini trasse il film. Gli anni successivi videro la pubblicazione dei romanzi Gente di rispetto, da cui Luigi Zampa trasse il film omonimo, e Passione di Michele dal quale Werner Schroeter trasse il film Palermo oder Wolfsburg vincitore dell’Orso d’oro al festival di Berlino del 1980. Scrisse anche per il teatro opere del calibro di Il Proboviro, Bello Bellissimo, Foemina ridens consacrandolo come acuto testimone del suo tempo e come profondo studioso ed esperto del fenomeno della mafia siciliana. Fu ucciso il 5 gennaio 1984, vittima di un attentato mafioso per il quale sono stati condannati diversi esponenti del clan Santapaola.